L’indicatore di personalità di Myers-Briggs, a volte abbreviato con MBTI (dall’inglese Myers-Briggs Type Indicator), individua una serie di caratteristiche psicologiche identificate attraverso appositi questionari psicometrici e nasce con l’idea di comprendere e schematizzare il modo in cui una persona si rapporta e si comporta nei confronti del mondo e della vita in generale.

Basato sulla teoria dei tipi psicologici di Carl Gustav Jung, l’indicatore discrimina tra sedici possibili tipi di personalità, individuati da quattro diverse caratteristiche che possono presentarsi ognuna in due modi alternativi.

Le due pioniere di questo tipo di ricerche furono Katharine Cook Briggs e sua figlia Isabel Briggs Myers, che cominciarono a pensare all’indicatore durante la seconda guerra mondiale con l’intento di aiutare le donne, che stavano entrando per la prima volta nel mondo dell’industria per sopperire alla mancanza di operai uomini all’epoca impegnati in guerra, a capire il tipo di lavoro più adatto per loro e in cui potessero essere più utili.

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Il questionario iniziale raggiunse la sua forma definitiva nel 1962, anno in cui fu pubblicato. L’indicatore si basa su popolazioni normali e sottolinea il valore di differenze che occorrono naturalmente all’interno di esse.